
Covid-19, il nemico invisibile: perfetta metafora dei poteri forti
Quanto tempo è passato, Lidia! Ci mancano le tue poesie così intense, pronte a esplodere in un bengala di emozioni… le ricordo, quasi pervase da una dignitosa rassegnazione che si perde subito, come un’eco lontana.
Siamo tutti feriti in un mondo troppo inerme, ingenuo, infantile… ma il tuo intervento su Affaritaliani.it colpisce nel segno.
È un articolo, ma sembra un’ode. O una poesia, seppure amara, ma è un’analisi cruda, asciutta e verosimile di quello che sarà il paradigma della storia.
Le grandi civiltà non si spengono silenziosamente, come un moccolo consunto… è il tempo che si restringe e, parafrasando Quasimodo, è subito sera. Tu spieghi il perché di questo decadimento che ci ha fatto dimenticare la libertà… abbiamo accettato le menzogne ma ora non sappiamo più, dove incominci la fiction e dove inizi la realtà. Siamo confusi eppure tu ci ricordi com’eravamo e come saremo.
È molto drammatico il tuo articolo, anche se scorre soffice come una poesia, ricco come un ricamo. Sintetico, come sai esserlo sempre tu. Tu, che strappi via il velario con stizza… ma la scena è irriducibile. Forse c’è solo una speranza: che nessuno accetti la gabbia.
Non facile: la sincerità non è più di moda, siamo assuefatti alle menzogne e ormai ci stiamo dentro comodi…
Loredana Reppucci
Per leggere il bellissimo articolo dei una delle nostre più apprezzate Muse, Lidia Sella, clicca QUI






- Posted by Il Carro delle Muse
- On 13 Maggio 2020
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