Il libro delle Muse
PRESENTAZIONE DEL LIBRO CHE RACCOGLIE I MIGLIORI ELABORATI DEL CONCORSO
“Il CARRO DELLE MUSE” 2014
Il titolo di questa raccolta di elaborati, risultato della scelta fra i molti pervenuti di donne che hanno partecipato al concorso letterario IL Carro delle Muse 2014, potrebbe essere “Declinato al femminile” oppure “Trame di donne”, un tema per più variazioni.
Al di là di tendenze obbligate e strade forzate, fuori dai generi-gabbia, con la consapevolezza che “declinato al femminile” non è un luogo comune e non è nemmeno una certezza.
Abbiamo voluto raccogliere una serie di storie, di parole e di scambi di confidenze. Perché i muri che ci contengono e ci proteggono, come donne, alle volte ci stanno stretti.
Abbiamo pensato di aprire oblò su mondi lontani o vicinissimi, per farci narrare fiammelle di ricordi, antichi dolori, speranze, minuzie del quotidiano, avventure e passioni, perdite, danze, odori, piccole cose e grandi architetture narrative, per insegnare attraverso l’esperienza, per farsi canto, poesia, illustrazione.
Volevamo promuovere scritture che rivelino l’impensabile, che scomponga i contesti consueti, che mostrino la forza di terra e di luna, ma anche il dolore, il sommerso, il diverso e l’eguale.
Scrivere oggi, anche per una donna, significa ripiegarsi su se stessa, ascoltare il suono del silenzio, lasciare uscire dal proprio cuore il canto della curiosità, la gioia della creazione e tramutare questi suoni in lettere prima, poi in parole, in simboli.
Ci sono trame nelle varie storie, certamente e sono trame diverse che si trasmettono, quasi per osmosi fra chi scrive e chi legge.
C’è la trama del viaggio, della locazione dei racconti in luoghi altri, lontani (molti racconti provengono dal Sud America o da altri paesi anche extra europei).
Favole che ci riportano ad un mondo del fantastico. Spezzoni di vita reale o immaginaria. E cosa dire del numero Due, letto come coppia, idillio, ma anche sopraffazione, pena, abbandono.
È la ricerca di un identico a sé in un palesemente contrario, la ricerca della tenerezza autentica, estrema e la scoperta del suo inganno, il desiderio puro e il suo artificio, la passione reale e il suo simulacro.
Certo in ogni scrittura che si possa dire tale, non solo in quella delle donne, troviamo luce e oscurità, rumore e silenzio, ordine e caos, moderazione ed eccesso, razionale ed irrazionale, giorno e notte.
In particolare in queste scritture che, volontariamente, non abbiamo corretto perché testimonianza anche di memorie di paesi lontani, abbiamo voluto mantenere il sapore della malinconia di una lingua di un paese, di un tempo.
Abbiamo voluto tenere questi scritti come ci sono pervenuti, manifestazioni della volontà di scrivere per esserci. E scrivere è uno degli atti di questo annaspare e parlare di mostri, di dolori, di tragedie, scrivere è una delle antiche forme di esorcismo.
Il motto del nostro bando era:
Via la timidezza, via il timore di aver scritto cose inutili, via la sfiducia verso se stesse perché nessuno ha mai preso in considerazione la scrittura considerandola una cosa che non serve a nessuno, via lo scoraggiamento di aver provato mille volte a far leggere quelle poesie a chi non voleva concedervi neppure il beneficio del dubbio… Partecipare al premio Letterario Internazionale “Il carro delle Muse” può aprire nuove strade, nuove occasioni, nuove opportunità.
Speriamo di esserci riuscite.
La Giuria del Premio IL CARRO DELLE MUSE






- Posted by Il Carro delle Muse
- On 1 Luglio 2014
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