
Lettera alle muse
Anche questa quarta edizione del Premio Letterario Internazionale Il Carro delle Muse, è arrivata felicemente al traguardo. Molte delle nostre concorrenti hanno dimostrato una grande capacità di cogliere l’emozione di uno squarcio di vita e riprodurlo con una poesia, un racconto, un disegno. Alcune hanno scritto più timidamente, a volte eventi un po’ banali ma, a tutte suggeriamo di coltivare la loro arte – anche se sbocciata da poco – scrivendo, disegnando, sognando, non solo in occasione del concorso, ma ogni volta che un evento colpisce la loro fantasia.
Come sempre, il successo dell’iniziativa che si è conclusa con una gioiosa Festa di Premiazione a Moena, nasce dal contributo di moltissime componenti, innanzitutto degli sponsor: la Provincia Autonoma, la Regione Trentino Alto Adige, l’azienda turistica Val di Fassa, la Cassa Rurale di Fassa e Agordino, il Consorzio dei Comuni BIM Adige, la prestigiosa azienda agricola De Vescovi Ulzbach, famosa per i suoi vini di eccellenza, il laboratorio orafo Laurins che, assieme a Malcolm Lusa, ha creato i premi per Muse e Musette. Un pensiero grato alla giuria così diligente e puntuale che ha letto e valutato le opere nel mese di agosto rubando tempo alla vacanza… a Pierfrancesco Cegna che ha redatto le note di presentazione delle opere, alle concorrenti e a tutte quelle persone – e non sono poche – che si sono affiancate a noi, per fare de Il Carro delle Muse un evento importante.
Ho ricevuto una lettera da Mary de Rachewiltz, americana di nascita e meranese d’adozione, in cui – tra l’altro – mi dice testualmente:
… avrei voluto abbracciare tutte le deliziose ballerine e intrattenermi con le Muse e le Musette, per non dire di tutte voi che date gratuitamente il vostro tempo…
Non dimenticherò mai la delicatezza d’animo di Mary, la Musa per eccellenza, un’autentica Vestale della poesia e dell’amore per la lingua italiana, considerata da molti poeti e, in particolare da suo padre Ezra Pound, tra i massimi del novecento, una lingua così armonica, musicale da meritare l’immortalità…
Ahimè, stiamo perdendo il gusto della bella letteratura per lasciar spazio ai tecnologici messaggini, dimenticando quanto era appagante e poetico, un tempo, leggere e scrivere lettere d’amore!
Forza Muse! Siate voi le Vestali che alimentano il fuoco nel tempio della cultura e che scrivono nel linguaggio dei più grandi poeti e scrittori del mondo! Non perdiamo almeno questo primato che, un tempo, riconosceva nella nostra bella lingua un faro per l’intera umanità!
Grazie a tutte, noi ci stiamo preparando a lanciare la quinta edizione, il Premio 2018… vi aspettiamo!
Loredana Reppucci






- Posted by Loredana Reppucci
- On 9 Ottobre 2017
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