
Virus e Muse
Con l’acquietarsi del perfido virus, il Carro delle Muse ha ripreso il suo viaggio!
Confermiamo alcune date che avevamo previsto prima della… quarantena! Il concorso si chiuderà il 31 luglio e la festa di premiazione sarà organizzata verso la fine dell’anno. Non sappiamo ancora dove: abbiamo ricevuto interessanti proposte per la location e ci apprestiamo ad approfondire i dettagli per fare la scelta migliore.
Ora tocca alle Muse, che sono la linfa di questa annual tenzone!
In questi mesi d’isolamento, sono stata allietata dalla lettura di libri scritti dalle nostre muse: sì, perché alcune di esse hanno pubblicato le loro bellissime opere e per noi, organizzatori di questo premio, la più grande soddisfazione è vedere una donna che raggiunge il suo obiettivo di scrittrice, poetessa o artista in genere! Il concorso è nato con questo scopo: tirar fuori dal cassetto le opere segrete di tante donne scrittrici che non osavano esporsi!
Questo è un anno al femminile, in cui molte appartenenti al sesso debole si sono dimostrate, in realtà, le più forti e coraggiose nell’affrontare la pandemia, come se non subissero abbastanza guai derivanti da stupri e violenza!
La storia ha dimostrato che l’animale femmina è il più tenace, il più vitale, così come noi donne lo siamo per la nostra specie. Forse, proprio per questo, abbiamo creato un nuovo modo di essere da quando abbiamo deciso di non voler più subire uno stato di sudditanza!
Ma non dev’essere una guerra: potremo utilizzare questo plus che ci ha assegnato la Vita, per partecipare attivamente ad un risorgimento della nostra civiltà, trovando il coraggio di affrontare nuovi sforzi e nuove modalità di essere.
Di là della paura e dell’angoscia che ci hanno tormentato per il corona virus, questa tragica circostanza ci ha però svelato anche atti di generosità inimmaginabili da parte di medici, infermieri, volontari d’ogni età, sia di sesso maschile sia di quello femminile che, messi alla prova da ostacoli disumani, non si sono semplicemente prodigati verso tutti noi, instancabili ed eroici con un altruismo senza limiti, ma anche a costo della propria stessa vita. Grazie al personale medico e farmaceutico, ai volontari d’ogni tipo di tutta l’Italia, per quest’esempio di abnegazione e solidarietà: chissà perché, un popolo così ricco di buone qualità, riesce sempre a dare un’immagine di sciatteria, maleducazione e menefreghismo!
La donna – si diceva un tempo – è l’angelo del focolare e, purtroppo, questo ci trasformò immediatamente in tante Cenerentole da mettere in cucina a spignattare! La società maschilista volle riaffermare la propria forza… e la trasformò in violenza.
Di conseguenza, la società divenne povera di valori, risvegliando anzi gli istinti più animaleschi come l’odio, la prepotenza, la ribellione, così… nessuno è felice anche se ricco, né vive tranquillo, né si fida più di qualcuno, a meno che, dalla Natura – o dai nostri errori – non arrivi addosso all’Umanità qualcosa di tremendo, come una pandemia per esempio, per metterci in ginocchio.
Tutto il mondo ha tremato per il virus così come accadrebbe se qualche cosmica minaccia sconvolgesse l’equilibrio della Natura, peraltro continuamente a rischio per l’indifferenza che proviamo per il nostro habitat.
Importante è ritrovarsi! E ritrovare il gusto della Cultura: le civiltà che hanno avuto lunga durata e lasciato tracce di svariate forme di arte, sono state quelle che hanno messo in primo piano l’amore per la Natura, per la Bellezza, per la Poesia, per tutte le arti in genere.
L’Italia, nel cuore del Mediterraneo, è la località più ricca al mondo di testimonianze artistiche, opere che segnano l’intelligenza e la storia di questo popolo che sa produrre spontaneamente cose assolutamente pregevoli in tutto quello che fa. E, per di più, in ogni tempo! Dalla preistoria a oggi, non v’è secolo che non abbia qualcosa di eccellente da esibire! Tanti, tantissimi gli artisti, vicino ai quali ci fu sempre una donna, una Musa ispiratrice, una Madre – o supplente – a creare l’habitat necessario per lo sviluppo di queste doti.
Noi donne siamo la prima guida di una famiglia e questa è una grande responsabilità. L’amore per il bello, la buona educazione, la comprensione, la cultura, la salute, la serenità di qualsiasi individuo, maschio o femmina che sia, è stato coltivato sempre da una madre.
Tocca a noi donne, ancora una volta, inventare degli stratagemmi per risvegliare questi valori e ristabilire, rafforzare il gusto dell’armonia che rende a tutti più gradevole la vita, assieme a quell’umanità di rapporti che si svela, purtroppo, solo a prezzo di catastrofi!
Da come ti comporti, capirò che madre hai avuto.
In ogni donna, quasi inconsciamente, ci sono poesia, amore, bellezza, cultura. Editori, scienziati e filosofi, infatti, fanno affidamento sulle donne per risvegliare una nuova Era e ognuna di noi ha qualcosa da dare!
Invitiamo le nostre Muse a raccogliere quest’invito, nelle loro poesie e nei loro racconti, per incentivare una società meno materialista: chissà che non si riesca a trasformare i pugni in carezze e a… mettere fiori nei nostri cannoni!






- Posted by Il Carro delle Muse
- On 8 Giugno 2020
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